CONCORSO
GENOVA RELOADED
2022

SEI FILM ITALIANI IN CONCORSO, INCONTRI E ANTEPRIME: LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL GENOVA RELOADED DALL’8 AL 14 LUGLIO 2022 A PALAZZO DUCALE E NELL’ARENA “CIRCUITO SUL MARE” DI STURLA

Genova, 18 maggio 2022 – Una festa del cinema di qualità. La terza edizione del Festival cinematografico “Genova Reloaded” organizzato da Circuito con la direzione artistica di Giorgio Viaro è in arrivo. Sette giorni, dall’ 8 al 14 luglio 2022, per conoscere da vicino registi, attori e artisti che con il loro sguardo ci aiutano a comprendere il mondo complesso e sorprendente in cui viviamo. Palazzo Ducale, con l’arena del Cortile Maggiore, rimane la sede principale della manifestazione ma a questa si aggiunge la terrazza panoramica di Sturla “Circuito sul mare”, arena estiva inaugurata due anni fa da Circuito. Il cuore della rassegna è la seconda edizione del concorso nazionale “Genova Reloaded”, a cui si aggiunge l’assegnazione del premio alla carriera “Lanterna delle Arti”.

Sei i film in competizione, tutti italiani e diretti da registi con un massimo quattro lungometraggi all’attivo. Un traguardo che vale come il discrimine di una carriera votata al consolidamento e aperta sul futuro, oppure destinata a essere dirottata altrove. Una boa di maturità a cui sono approdate le sei opere selezionate nella migliore produzione del 2021. Titoli che si avviano alla competizione con un pari e lustro corredo di armi creative, già riconosciute da competizioni di lungo corso. Ora passano il vaglio del pubblico del “Genova Reloaded” e della giuria di esperti composta da: Maura Delpero, regista vincitrice del Premio Genova Reloaded 2021 con “Maternal”; Luca Massa, direttore della fotografia e vincitore del premio “Pellicola d’oro” come migliore operatore di macchina alla Mostra del cinema di Venezia 2021 per “Il buco”; Giuseppe Piccioni, regista di numerosi film da “Il grande Blek” al recente “L’ombra del giorno” che avrà il ruolo di presiedente. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 14 luglio a Palazzo Ducale.

Questi i titoli in gara, presentati al pubblico dai rispettivi registi o interpreti: “Ariaferma” di Leonardo di Costanzo (8 luglio, Circuito sul mare), premiato ai David di Donatello 2021, una storia sulla vita in carcere tra detenuti e agenti di custodia, traghettati da imprevedibili circostanze verso nuove forme di relazione; “Piccolo corpo” di Laura Samani (9 luglio, Palazzo Ducale), premiato ai David di Donatello 2021, sul miracolo impossibile di una giovane madre invasa dalla necessità di curare l’anima della figlia nata morta; “Il legionario” di Hleb Papou (10 luglio, Palazzo Ducale), sul conflitto di Daniel, unico poliziotto di origine africana del Reparto Mobile di Roma che deve sgomberare un palazzo occupato dove vivono 150 famiglie, e una è la sua; “A Chiara” di Jonas Carpignano (11 luglio, Circuito sul mare), premiato ai David di Donatello: una notte a Gioia Tauro le certezza di Chiara si infrangono e per lei inizia una nuova vita, forse lontano dalla Calabria; “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito (12 luglio, Palazzo Ducale), premiato di David di Donatello, tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio su un ragazza che negli anni Settanta scopre il segreto della sua nascita e della sua vera famiglia; infine “Giulia” di Ciro De Caro (13 luglio, Palazzo Ducale), candidato ai David di Donatello, sul percorso fuori dagli schemi di una ragazza che cerca il suo posto nel mondo. Tante storie di donne e di uomini che non appassiscono di convenzioni ma disegnano la propria vita con un tratto quanto più vicino possibile a quello che sono veramente.

Il resto del programma sarà reso noto nelle prossime settimane.


I Film In Concorso


La giuria

La giuria, presieduta da Giuseppe Piccioni, è composta da Maura Del Pero e Luca Massa.


Ariaferma

di Leonardo di Costanzo
(Italia, Svizzera, 2021, 117’)

Sceneggiatura: Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella, fotografia: Luca Bigazzi, montaggio: Carlotta Cristiani, scenografia: Luca Servino, costumi: Florence Emir, musica: Pasquale Scialò con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano, Roberto De Francesco, Pietro Giuliano, Nicola Sechi, Leonardo Capuano, Antonio Buil, Francesca Ventriglia, Giovanni Vastarella. Produzione: Tempesta (Carlo Cresto-Dina), Amka Films Productions (Michela Pini, Amel Soudani), Rai Cinema. Distribuzione: Vision Distribution.

Un vecchio carcere ottocentesco, situato in una zona impervia e imprecisata del territorio italiano, è in dismissione. Per problemi burocratici i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni. In un’atmosfera sospesa, le regole di separazione si allentano e tra gli uomini rimasti si intravedono nuove forme di relazioni..


Piccolo Corpo

di Laura Samani
(Italia, Francia, Slovenia, 2021, 89’)

Sceneggiatura di Marco Borromei, Elisa Dondi, Laura Samani, fotografia: Mitja Ličen, montaggio: Chiara Dainese, scenografia: Rachele Meliadò, musica: Fredrika Stahl, con Celeste Cescutti, Ondina Quadri. Produzione: Nefertiti Film, Rai Cinema. Distribuzione: Nefertiti Film.

Italia, 1900. La giovane Agata perde sua figlia alla nascita. Secondo la tradizione cattolica, l’anima della bambina è condannata al Limbo. Agata sente parlare di un luogo in montagna, dove i neonati vengono riportati in vita per un solo respiro, per battezzarli e salvare la loro anima. Intraprende il viaggio con il corpicino di sua figlia nascosto in una scatola e incontra Lince, un ragazzo solitario che si offre di aiutarla. Partono per un’avventura che permetterà ad entrambi di avvicinarsi al miracolo.


Il Legionario

di Hleb Papou
(Italia, Francia, 2021, 81’)

Sceneggiatura: Giuseppe Brigante, Emanuele Mochi, Hleb Papou, fotografia: Luca Nervegna, montaggio: Fabrizio Paterniti, Martello, Fabrizio Franzini, scenografia: Virginia Vianello, costumi: Grazia Colombini, musica: Andrea Boccadoro con Germano Gentile, Maurizio Bousso, Marco Falaguasta, Felicitè Mbezelè. Produzione: Clemart e Mact Productions in collaborazione con Rai Cinema. Distribuzione: Fandango.

Daniel, italiano di seconda generazione, fa l’agente di polizia nei reparti della Mobile, parte di una squadra di celerini spesso chiamata a eseguire sgomberi di immobili occupati a Roma. La squadra è per lui una famiglia, nonostante la cameratesca integrazione al suo interno porti sempre un asterisco di fondo per l’unico poliziotto di colore del reparto. Daniel ha però anche una famiglia vera che cerca di tenere nascosta ai colleghi, una madre e un fratello che vivono in un palazzo occupato da sempre sotto minaccia di sgombero. Patrick, fratello pieno di rancore a causa del lavoro di Daniel, è tra i più attivi nel comitato degli occupanti, e le due vite non potranno essere tenute separate ancora a lungo.


A Chiara

di Jonas Carpignano
(Italia, 2021, 121’)

Sceneggiatura: Jonas Carpignano, fotografia: Tim Curtin, montaggio: Affonso Gonçalves, con Swamy Rotolo, Claudio Rotolo, Grecia Rotolo, Giuseppina Palumbo, Giorgia Rotolo, Salvatore Rotolo, Rosa Caccamo, Concetta Grillo, Carmela Fumo, Carmelo Rotolo. Produzione: Stayblack Productions – Rai Cinema – Haut et Court – Arte France Cinéma. Distribuzione: Lucky Red.

La famiglia Guerrasio si riunisce per celebrare i 18 anni della figlia maggiore di Claudio e Carmela. È un’occasione felice e la famiglia è molto unita, nonostante una sana rivalità tra la festeggiata e sua sorella Chiara di 15 anni sulla pista da ballo. Il giorno seguente, quando il padre parte improvvisamente, Chiara inizia a indagare sui motivi che hanno spinto Claudio a lasciare Gioia Tauro. Più si avvicinerà alla verità, più sarà costretta a riflettere su che tipo di futuro vuole per se stessa.


L’Arminuta

di Giuseppe Bonito
(Italia, Svizzera, 2021, 110’)

Sceneggiatura: Monica Zapelli, Donatella Di Pietrantonio, fotografia: Alfredo Betrò, montaggio: Roberto Missiroli, musica: Giuliano Taviani, Carmelo Travia, scenografia:  Marcello Di Carlo, costumi: Fiorenza Cipollone, con Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Andrea Fuorto. Produzione: Roberto Sbarigia per Maro Film, Maurizio e Manuel Tedesco per Baires Produzioni, Javier Krause per Kaf con Rai Cinema. Distribuzione: Lucky Red.

Tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello 2017. Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere. All’improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l’affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico venendo catapultata in un mondo estraneo.


Giulia

di Ciro De Caro
(Italia, 2021, 109’)

Sceneggiatura: Ciro De Caro, Rosa Palasciano, fotografia: Manuele Mandolesi, montaggio: Jacopo Reale, suono: Roberto Colella, Michele Boreggi, scenografia: Valentina Di Geronimo, costumi: Chiara Landi, con Rosa Palasciano, Valerio Di Benedetto, Fabrizio Ciavoni, Cristian Di Sante. Produzione: Ugo Baistrocchi, Maurizio De Arcangelis, Michael Fantauzzi per Fare Cinema. Distribuzione: Koch Media.

Giulia, che è costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi amata e a casa e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà, si ritrova letteralmente in mezzo a una strada e inizia, in maniera tutta sua, a cercare un rifugio e un posto nel mondo. Tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario, passa i giorni più caldi di una torrida estate romana con dei personaggi dall’esistenza vuota, inafferrabili puri e meravigliosi come lei. In una sospensione fatta di niente (e di tutto), Giulia comprende che sta a lei decidere come vivere, o non vivere, la vita.