Nostalgia
di Mario Martone
(Italia, Francia, 2022, 118’)
Sceneggiatura: Mario Martone, fotografia: Paolo Carnera, montaggio: Jacopo Quadri, con Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi, Nello Mascia, Emanuele Palumbo, Artem, Salvatore Striano, Virginia Apicella. Produzione: Picomedia – Mad Entertainment in associazione con Medusa Film e in coproduzione con Rosebud Entertainment Pictures. Distribuzione: Medusa.
Dopo quarant’anni trascorsi tra il Libano e l’Egitto, l’imprenditore Felice ritorna a Napoli. L’uomo incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra cercando di dare un futuro migliore ai giovani del paese. Felice deve incontrare un suo vecchio amico, Oreste, diventato negli anni un boss criminale.
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Mario Martone
A vent’anni fonda la compagnia teatrale Falso Movimento con la quale mette in scena numerose pièce di repertorio sia classico che contemporaneo. Nel 1992 dirige il suo primo lungometraggio cinematografico Morte di un matematico napoletano sul matematico Renato Caccioppoli, nipote di Bakunin, con il quale ottiene il Premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1995 per L’amore molesto tratto dal romanzo omonimo di Elena Ferrante riceve il David di Donatello per la regia mentre Anna Bonaiuto e Angela Luce lo ricevono rispettivamente come migliore attrice protagonista e non protagonista. Continua ad alternare l’impegno teatrale con quello cinematografico e nel 1998 porta sullo schermo Teatri di guerra, una sua opera già rodata in palcoscenico. Dirige anche vari cortometraggi artistici in betacam, Lucio Amelio (1993) sulla collezione del noto gallerista, Una disperata vitalità (1999) in cui Laura Betti recita in teatro liriche di Pasolini e Nella Napoli di Luca Giordano (2001) sulla omonima mostra organizzata a Napoli. Per il triennio 1999-2001 viene nominato direttore artistico del Teatro Argentina di Roma. Nel 2004 presenta la sua rilettura dell’Edipo a Colono al Teatro India, da lui fondato nel 1999 durante la sua direzione dello Stabile capitolino. L’anno precedente è tra i fondatori del Teatro Mercadante Stabile di Napoli, per il quale cura il progetto Petrolio, che coinvolge decine di artisti italiani sui temi sviscerati dall’omonimo romanzo di Pier Paolo Pasolini. Nel 2004 riduce per lo schermo un romanzo di Goffredo Parise L’odore del sangue. Nel 2010 per Noi credevamo, presentato in concorso alla 67. Mostra del Cinema di Venezia, ottiene il Premio Navicella – Cinema Italiano della Fondazione Ente dello Spettacolo. Segue nel 2014 Il giovane favoloso con uno straordinario Elio Germano nei panni di Giacomo Leopardi, una interpretazione che gli vale a Venezia il Premio Pasinetti. La trilogia si chiude con Capri-Revolution del 2018 anche questo in concorso a Venezia. Nel 2019 realizza Il sindaco del Rione Sanità portato in concorso a Venezia. Si tratta della versione cinematografica di uno spettacolo di Martone del 2017, una rilettura in chiave contemporanea del testo di de Filippo. Nel 2021 esce Qui rido io e nel 2022 Nostalgia.