SULLE ORME DEI RIFUGIATI
ZEROCALCARE E SILVIO FERRARI

TALK

Domenica 27 giugno 2021 Cortile Maggiore di Palazzo Ducale ore 21.30

Il genocidio di Srebrenica ha faticato a trovare la via della cronaca, ma non uscirà mai dalla storia. Nel 1995, durante il lungo periodo di guerra che ha dilaniato il territorio dell’ex Jugoslavia, l’esercito dell’allora Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina uccide oltre 8000 musulmani bosniaci. Il generale Ratko Mladic, che guidava le milizie, è stato condannato per genocidio dal Tribunale Penale Internazionale dell’Aja. La sentenza è definitiva.
Partendo dal film Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic, ispirato alla storia vera di una traduttrice dell’Onu testimone dei fatti, ne parlano Zerocalcare e Silvio Ferrari.
Ferrari, nato a Zara e cresciuto a Camogli dopo l’esodo giuliano dalmata, è scrittore, traduttore e Accademico nazionale della Croazia. Studioso e profondo conoscitore della realtà slava, ha tradotto Metodo Srebrenica di Ivica Dikic e Le lacrime delle madri di Srebrenica di Abdulah Sidran, titoli che compaiono tra le molte voci della sua biografia letteraria.
Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech, sostanzia la sua carriera di fumettista con un’identità anticonvenzionale da vero intellettuale e un’anima da reporter che lo ha recentemente portato in un’altra terra straziata, l’Iraq. Un territorio chiamato anche Kurdistan iracheno, qualche chilometro più in là del suo Kobane Calling.

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A seguire

ANTEPRIMA

Quo vadis, Aida?

di Jasmila Žbanić
Bosnia-Herzegovina, Austria, Romania, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Francia, Norvegia, 2020, 101’

con: Jasna Đuričić, Izudin Bajrović, Boris Isaković, Johan Heldenbergh, Raymond Thiry, Boris Ler, Dino Bajrović, Emir Hadžihafizbegović, Edita Malovčić.
Distribuzione: Academy Two – Lucky Red

Bosnia, luglio 1995. Aida è un’interprete che lavora alle Nazioni Unite nella cittadina di Srebrenica. Quando l’esercito serbo occupa la città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. Come persona informata sulle trattative, Aida ha accesso a informazioni cruciali per le quali è richiesto il suo ruolo di interprete. Cosa si profila all’orizzonte per la sua famiglia e la sua gente? La salvezza o la morte? Quali passi dovrà intraprendere? Presentato in Concorso a Venezia 77, il film è la ricostruzione dei tragici eventi di Srebrenica del 1995 in cui oltre 8000 bosniaci musulmani furono trucidati dalle truppe serbe del generale Mladić.

Versione originale sottotitolata in italiano

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Jasmila Žbanić
Regista e sceneggiatrice. Si laurea all’Accademia delle Arti drammatiche di Sarajevo e durante gli studi fa la burattinaia e il clown. Nel 1997 fonda l’associazione “Deblokada” con la quale produce, dirige e scrive molti video e documentari che partecipano a rassegne e festival di tutto il mondo. Il suo primo lungometraggio Il segreto di Esma (Grbavica) presentato al Festival di Berlino 2006 vince l’Orso d’oro come miglior film oltre che il Premio della Giuria Ecumenica e il Premio Film per la Pace.
Nel 2010 dirige Il sentiero (Na putu) e nel 2020 Quo vadis, Aida, candidato all’Oscar come Miglior film internazionale, nominato ai Golden Globe come Miglior film in lingua straniera e per la Miglior regia e candidato a due premi Bafta.