Spaccaossa

di Vincenzo Pirrotta
(Italia, 2022, 105’)

Sceneggiatura: Vincenzo Pirrotta, Ignazio Rosato, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, fotografia: Daniele Cipri, montaggio: Agathe Cauvin, musica: Alessio Bondì, Fabio Rizzo, Aki Spadaro, con Vincenzo Pirrotta, Selene Caramazza, Ninni Bruschetta, Giovanni Calcagno, Filippo Luna, Aurora Quattrocchi, Maziar Firouzi, Gabriele Ciciriello, Paride Ciciriello, Maurizio Bologna, Claudio Collovà, Rossella Leone, Simona Malato, Luigi Lo Cascio. Produzione: Nieminen Film e Point Nemo. Produzione: Tramp Limited con Rai Cinema. Distribuzione: Luce Cinecittà.

In un magazzino abbandonato, alcuni uomini introducono dei pesi da palestra dentro un trolley che poi fanno precipitare dall’alto di un’impalcatura direttamente sul braccio teso della vittima di turno, dopo averla anestetizzata con del ghiaccio. Scopriamo così che esiste un’organizzazione di “spaccaossa” con ruoli ben definiti: Vincenzo recluta le vittime in cambio di una piccola percentuale: è una pedina del racket, spregiata e sottopagata come i disperati che adesca, disoccupati, indebitati con gli strozzini o – come Mario – semplicemente ansiosi di festeggiare con sfarzo la Prima Comunione della figlia, con tanto di cantante neomelodico in affitto; Francesco mette in scena i finti incidenti e recluta falsi testimoni e la moglie Maria, che è l’unica persona a provare compassione per queste anime dannate (e corpi rotti) che si ritrova a dover accudire in casa sua; Michele si occupa delle pratiche burocratiche per l’assicurazione; Fasulina è l’esecutore materiale delle fratture…

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Vincenzo Pirrotta
si è diplomato alla scuola di teatro dell’I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico).
Ha lavorato con i più grandi registi e attori del teatro italiano. Dal 1996 conduce una ricerca sulle tradizioni popolari innestando arcaiche pratiche al teatro di sperimentazione. Tra i suoi spettacoli Eumenidi per la biennale di Venezia 2004, Teatro Stabile di Brescia; Sagra del signore della nave per il Teatro di Roma, U ciclopu, Terra Matta e Diceria dell’Untore per il Teatro Stabile di Catania; Filottete per l’Unione dei Teatri d’Europa; Donne al parlamento per il XILX ciclo di spettacoli classici del teatro greco di Siracusa; Clitennestra per il Teatro Stabile Palermo; Macbeth – Una magarìa per il Teatro Stabile di Palermo e il Teatro Stabile di Catania.
Ha fondato Esperidio, compagnia teatrale di cui è direttore artistico e per la quale ha scritto e diretto numerosi spettacoli tra i quali: N’Gnanzo’ù, Malaluna, Sacre-Stie e La ballata delle balàte. Nel teatro lirico ha collaborato con il Teatro dell’Opera di Roma e con il Teatro San Carlo di Napoli.
I suoi spettacoli teatrali sono stati ospitati dai maggiori teatri e festival europei (Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo, Malta, Inghilterra, Montenegro).
Per il grande schermo ha partecipato ad alcune delle più importanti e premiate produzioni cinematografiche degli ultimi anni: Noi credevamo di Mario Martone, Il primo re di Matteo Rovere, Una storia senza nome di Roberto Andò, Il traditore di Marco Bellocchio. Nel 2022 dirige Spaccaossa.


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